– E a Lei prof., che lavoro Le piaceva di più quando era bambina?
– Trapezista
(Risate) E dal fondo della classe (anche detto a voce bassa) mi arriva chiaramente:
– Poverina, e guardala ora!
Quando la famiglia Martini attuava la gente del mio paese faceva un gran cerchio nella piazza: molti erano in piedi, d’altri si erano portati le sedie da casa (io una piccola poltrona che ancora adesso conserva mio padre) ma tutti aspettavamo emozionati lo spettacolo che, per altro, avevamo già visto l’anno precedente.
La mamma cantava, il padre suonava diversi strumenti e i figli erano equilibristi sulla corda tesa e sul trapezio. Io ammiravo molto la bambina, più o meno de la mia età, e invidiavo la sua vita che immaginavo piena d’avventure e di applausi del pubblico
Sorrido anch’io.
Non sapevo allora –come non lo sa il mio allievo spiritoso- quanto rischioso, avventuroso, creativo e appassionante è stato il mestiere della mia vita reale: fare la prof.!