Il Vesuvio, la baia, volare sulle terrazze, un tassista responsabile, vicoli stretti, stretti, panni stesi. Un albergo “mariscalense”, il gran portone, gli occhi del cortile.
Librerie, librerie…, freddo, rovine greche in piazza Bellini, chiese, chiese… pasticcerie, pasticcerie…, un’avviso sorpresivo a Santa Chiara, via Toledo, piazza Dante, quartieri spagnoli, galleria Umberto I, Palazzo Reale, teatro San Carlo, castel Nuovo, pizza, Gambrinus, caffè, caffè…, via Chiaia, via San Gregorio Armeno, presepi, presepi…, corna, corna…, statue velate a Sansevero, Ferdinando di Antimoenia, melanzane alla parmigiana e infusioni.
Saragatona, via del Tribunale, pescherie, motorini, folla, la Scimmia, le guglie, le vie sepolte sotto San Lorenzo, mimose per le donne, tabernacoli, Spaccanapoli, via Anticaglia, palazzi, cortili, Santa María delle Anime del Purgatorio ad Arco, il sangue liquato de santa Patrizia, ragù, spaghetti alle vongole, il duomo, ditte di abiti di nozze,
Porta Capuana, stazione ferroviera, la circumvesuviana, Ercolano, un’uomo per bene, spaghetti alla carbonara, un braciere originale, la nonna cuoca, la metro?,
Museo archeologico, affreschi di funambulisti, sculture di atleti, mosaici di pesci,
Polichinela in piazza, Scartucchino, babbà, sfogliatella, pastiera, funicolare, certosa di San Martino, castel sant’Elmo, lungomare, castel dell’Ovo, Santa Lucia, Marechiaro, Capri?, teatro Bellini, platea con biglietti di balcone, “La duchessa d’Amalfi” e la sua scala mobile.
Dizionario, “Pane, Amore e Fantasia”, caramelle al limone e, alla fine, la ragazza di Stabiae!
