UN BEL RAPPORTO 1

La mia relazione con la lingua italiana comincia quando ero una bambina in un paese dove si ascoltava molto la radio e le canzoni italiane erano popolarissime. Le mie zie adoravano Domenico Modugno ma io preferivo Gianni Morandi (così bello quando cantava “fatti mandare dalla mamma a prendere il latte…”).
L’italiano mi è sempre piaciuto perché la sua musicalità mi fa sentire bene. Di solito dicevo: “Quando andrò in pensione studierò l’italiano” ma era solo uno scherzo e infatti andare in pensione sembrava allora tanto lontano…
Qualche anno fa, quando mi sono trasferita in un nuovo appartamento, ho scoperto che potevo vedere la Rai. Mi sono tanto appassionata al Commisario Montalbano che ho voluto leggere i romanzi. Ma Montalbano tradotto in spagnolo non mi piaceva e l’ho cercato in italiano (veramente per me il migliore Montalbano sarà sempre quello della tv in italiano).
Leggere in italiano è diventata un’abitudine meravigliosa. Prima leggevo solo libri che già conoscevo ma dopo ho letto libri sconosciuti molto affascinanti. La lettura mi ha fatto interesare alla grammatica (che non è quello che mi piace di più) e il desidero di scrivere e di parlare mi ha portata all’Istituto Italiano di Cultura… per fare realtà un’antico scherzo.

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