La Loggia dei Lanzi, la nobiltà del Perseo, l’antica fotografia di Maria, una musica all’improvviso, il camminamento de ronda in Palazzo Vecchio, i riccioli di Marco, la torre degli Alberti, cialde, fragole, gelati, granite di limone e la torta della nonna, i Buonnomini di San Martino, il tramonto nell’Arno, l’Ufficio della Lana, un paio d’orecchini blu, Denza e Mazzuchetti, Orsanmichelle, trovare in biblioteca le nostre tracce lasciate a Firenze tanti anni fa, i film di Furio Scarpelli, gli occhi di Lorenzo, il sorriso di Danielle, lo sguardo di Simone, il pianoforte di palazzo Bargellini, l’ombra del dondolare dell’altalena rifflessa sul muro del Bargello, Sandro Lombardi, leggere Javier Marías in italiano!, Vincenzo Cerami i Le Mille ed Una Notte nel teatro della Pergola, un cipresso visto ogni giorno dalla finestra, Fabio Volo, la strada del mio sogno…
Questa è oggi la “mia” Firenze, dove già per quattro volte sono stata felice.